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Sotto il pavimento della Pieve di Cesclans sono stati effettuati significativi ritrovamenti, che testimoniano della sua storia millenaria. La presenza umana sul colle di Cesclàns risale, infatti, a partire almeno dai primi secoli dell’età della romanizzazione. Il percorso espositivo si intitola “Nel cuore della chiesa” e illustra i risultati della ricerca archeologica condotta in occasione del restauro architettonico e ricomposizione post-sismica della Pieve.
Il percorso è stato concepito in modo da dare al visitatore le conoscenze basilari sulla storia dell'edificio sacro, in sequenza cronologica. Prima dello scavo, infatti, le notizie su questo luogo spesso si mescolavano a leggende e tradizioni elaborate nei secoli dalla fantasia popolare.
La presenza umana sul colle di Cesclàns è confermata a partire almeno dai primi secoli dell’età della romanizzazione. La prima chiesa a noi nota venne edificata non prima dell’VIII-IX secolo: si trattava di un edificio con una torre d’ingresso, attraverso la quale si accedeva all’interno.
E’ probabile che questa chiesa fosse munita di una cinta fortificata su cui poggiavano edifici residenziali e magazzini. Si trattava, quindi, di una chiesa “incastellata”, idonea a dare protezione agli abitanti del territorio in caso di necessità.
Nel corso del XII secolo, la chiesa fu ampliata e munita, ad est, di tre absidi semicircolari. E’ verosimile che ciò fosse avvenuto per opera dei padri benedettini: infatti, nel 1119 la pieve di Santo Stefano venne citata nell’elenco dei possedimenti dell’abbazia benedettina di Moggio.
Circa 28.000 frammenti di intonaco affrescato sono venuti alla luce in concentrazioni lungo il perimetrale sud e a est dell’abside centrale della chiesa triabsidata: sono ciò che rimane della sua decorazione parietale avvenuta in differenti epoche. I frammenti appartengono a scene ricche di figure e di elementi decorativi di cui, all'Antiquarium, viene presentata una limitata rassegna.
Al termine del ‘400 la chiesa a tre absidi venne radicalmente distrutta e sostituita da un nuovo edificio munito di tre navate e abside poligonale, con massiccia torre campanaria. Infine, l’ultima radicale trasformazione avvenne nel 1777.
Aperto su prenotazione, chiamando almeno due giorni prima.
Per info e prenotazioni contattare il referente al tel. 349/1558754 o la Parrocchia tel. 0433/43493.
Per ulteriori informazioni contattate la Rete Museale (tel. 0433/487779 - info@carniamusei.org).
Ingresso libero
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